Installazione e Manutenzione elevatori: la normativa

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Quante volte, salendo le scale di un vecchio palazzo, ci è capitato di esclamare con il fiatone: “Ma un ascensore, no?”?

Gli elevatori sono utili e comodi. Hanno accompagnato l’uomo nel corso della storia permettendogli di sollevare i carichi più pesanti e di trasportarli anche su piani molto distanti da terra. Senza contare che sono di grande supporto per agevolare il movimento verticale di chi ha problemi fisici legati alla mobilità. Ecco perché non è raro trovare lavori per l’installazione di ascensori all’interno di edifici vecchi.

Tuttavia, bisogna fare attenzione: installare un ascensore non è così facile come sembra. Ci sono delle normative che devono essere rispettate sia al momento della sua costruzione, sia dopo, quando parliamo di manutenzione.

Le norme a cui facciamo riferimento sono diverse e non sono solo italiane. Ci sono anche delle direttive europee (la Direttiva 2014/33/UE, la EN 81-20 e la EN 81-50) che regolano la costruzione e la manutenzione degli ascensori per garantire una legislazione armonica tra tutti gli Stati membri. Il fine principale di tutte queste regole è quello di garantire la presenza di elevatori che siano affidabili e soprattutto sicuri per i passeggeri e per il personale tecnico.

La direttiva più recente a cui facciamo riferimento in Italia per quanto riguarda la sicurezza degli ascensori è il DPR 23/2017 del 10 gennaio entrato in vigore il 16 marzo dello stesso anno. Questa norma ha aggiornato e modificato il precedente decreto del Presidente della Repubblica 162/1999 del 30 aprile, relativo agli ascensori, ai loro componenti di sicurezza e al loro funzionamento. Con questa legge, l’Italia si è uniformata alla legislazione europea che ha cercato di migliorare la sicurezza degli ambienti degli elevatori senza compromettere la qualità e le innovazioni tecnologiche degli apparecchi.

Dal 31 agosto 2017 sono entrate in vigore definitivamente due norme europee molto importanti:

  • la EN 81-20: stabilisce i requisiti di sicurezza necessari per la costruzione e l’installazione degli ascensori;
  • la EN 81-50: definisce nello specifico le procedure di calcolo, i controlli e i test da effettuare per verificare le componenti degli impianti di elevatori.

Queste nuove normative si occupano principalmente della sicurezza, non solo di chi usufruisce dell’ascensore una volta installato, ma anche di chi si occupa di farlo e di mantenere l’apparecchio in funzione, ovvero il personale tecnico.

Sono stati introdotte barriere fotoelettriche più efficaci. Si tratta di sistemi che impediscono la chiusura delle porte nel caso in cui ci possa essere collisione con l’utente. L’illuminazione della cabina è stata regolamentata in modo che la permanenza all’interno sia più agevole. Inoltre, porte e pareti dell’ascensore sono state rese più resistenti a livello strutturale e meccanico. Tutto il materiale con cui è composto l’impianto di elevazione deve essere costruito con materiali non infiammabili.

Per quanto riguarda la sicurezza del personale tecnico, è previsto l’aumento del “volume di rifugio”, ovvero delle parti esterne del vano dell’ascensore. Per la discesa all’interno di questo vano, è prevista la presenza di una scaletta rispondente ai requisiti tecnici. Invece, per l’ispezione del vano devono essere installati degli specifici sistemi che impediscono l’intrappolamento accidentale dell’operatore. Il tutto deve essere adeguatamente illuminato.

Le norme attualmente in vigore puntano molto anche sulla trasparenza delle informazioni tra il costruttore dell’impianto ascensoristico e del proprietario. È importante che chi fa uso dell’elevatore o chi l’ha commissionato sappia come funziona e quali sono gli interventi di manutenzione necessari. Sempre nelle leggi, è chiarito quali sono i documenti che il proprietario deve ricevere dagli installatori.

Le regole da conoscere sono un po’, ma è giusto così. Solo in questo modo, infatti, potremmo essere sicuri che il macchinario sia non solo adatto alle nostre esigenze, ma anche sicuro per chi lo usa.

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